2009 – Il condizionamento affettivo dell’anziano

A.G.P. LAZIO

Domenica 1 Febbraio 2009 – dalle 9.30 alle 17.00

Seminario c/o Istituto Salesiani Via Marsala, 42 ROMA
(di fianco alla stazione Termini)

La nostra società occidentale ha registrato un enorme allungamento della vita, al punto che in Italia è previsto il raggiungimento di un’età media di circa 80 anni. Questo dato di fatto, che può essere ed è positivo, propone però una serie di problemi impensabili fino a solo trenta anni fa: la vecchiaia è diventata una età sempre più lunga, ma non è proporzionale alla lunghezza la qualità di vita.
In effetti l’anziano non ha più un ruolo nella società, la sua esperienza, un tempo considerata preziosa, è resa obsoleta e inadeguata dall’avanzare della tecnologia. A questo si deve aggiungere il problema dell’assistenza ad un anziano: le famiglie, prese dal ritmo lavorativo e dagli impegni sociali, non hanno più il tempo e la voglia di occuparsi del vecchio parente e, nella maggior parte dei casi, lo affidano a badanti straniere.
La solitudine, il senso di emarginazione a volte nell’interno della stessa famiglia, inducono l’anziano ad un condizionamento affettivo, pur mantenendo la lucidità e la capacità di intendere e di volere.
Sempre più spesso i periti giudiziari sono chiamati a dirimere controversie su testamenti in favore delle badanti e delle loro famiglie invece che a favore di nipoti o parenti legittimi.
La giornata di studio si propone di analizzare, attraverso esperti competenti in varie discipline, la sociologia, la psicologia, la medicina, la grafologia, la perizia giudiziaria, questo fenomeno dilagante ed attuale.


Programma del convegno